Sentiero 6 Monte Maddalena Brescia
Il sentiero numero 6 è un vero e proprio idillio storico in cui le vicende che hanno caratterizzato il nostro passato si intrecciano.
Vediamo dunque il sentiero numero 6 del Monte della Maddalena.
Il sentiero in questione ha visto numerosi fatti storici susseguirsi al suo interno.
Ci riferiamo a vicende di guelfi e ghibellini, longobardi, francesi e veneziani, napoleonici, eremiti, santi, ribelli antiaustriaci e austriaci, fascisti e partigiani.
Insomma, un vero e proprio racconto di storia. Ciò che rappresenta porta automaticamente il visitatore ad interessarsi alla religione e al passato del luogo.
Il punto di partenza è via Panoramica che si sviluppa in una serie di scalette in pietra che si addentrano in una strada chiusa, passando dal primo tornante.
Al termine si trova una vecchia mulattiera incastrata tra le numerose villette ai suoi fianchi.
In questo scenario spunta la piccola chiesa di San Fiorano.
Torniamo un po’ indietro nel tempo, precisamente nel 1438.
In quel tempo Niccolò Piccinino, durante l’assedio milanese, iniziò ad attaccare la città di Brescia, uscendone infine sconfitto.
È proprio in questo periodo che viene collocata l’apparizione dei santi Faustino e Giovita che avrebbero respinto le cannonate di Niccolò Piccinino.
Sempre in questo luogo, nel 1512 Gaston de Foix massacrò Girolamo Negroboni e i 100 militari che si erano accampati a San Fiorano nel momento della congiura voluta da Luigi Avogadro.
Egli volle mandare via i francesi dal territorio e riportarli sotto il dominio veneziano. Da lì a qualche giorno assisteremo al sacco di Brescia.
Proprio adiacente alla chiesa di trova la tomba del Bonomini che si presenta come un grazioso tempietto funerario, realizzato dall’architetto Rodolfo Vantini.
Mantenendosi alle spalle San Fiorano possiamo notare un altro gruppo di scale che consente di superare un altro tornante e oltrepassare via Panoramica, per giungere ad una piccola via.
Da qui arriviamo direttamente al quinto tornante che ci condurrà direttamente al Santuario del Patrocinio ammirando uno splendido panorama.
Dalla curva poi possiamo vedere una serie di scale in pietra che si discostano dalla via principale, salendo sempre più verso un gruppetto di case soprannominate I Medaglioni.
A questo punto del percorso troveremo una vecchia scuola, una graziosa fontana e ci troveremo immersi in Via San Gaetanino e nell’incrocio con il sentiero 3V, che ci accompagnerà per la maggior parte del sentiero 6.
Per un’ultima volta attraverseremo Via Panoramica per prendere Via Buttafuoco che si presenta come una vecchia mulattiera per poi terminare ai piedi del Ristorante Vedetta.
Facciamo ancora dei riferimenti alla storia.
Questo è il luogo in cui Don Pietro Boifava e gli austriaci più ribelli intercettarono tutti i movimenti dei nemici durante il periodo chiamato delle Dieci Giornate di Brescia e siamo nel 1849.
Ma non solo, questa zona venne utilizzata nella Prima Guerra Mondiale dalla compagnia antiaerea per difendere la città bresciana dagli attacchi.
Percorrendo la strada carrabile potremmo individuare il sentiero numero 7 e utilizzarlo per arrivare alla vecchia scalinata del Viale dei Caduti che ci congiunge alla Chiesa di San Gottardo.
Aggirando il perimetro della cattedrale subito dopo lo spiazzo dell’autobus 6, vanno di pari passo il sentiero numero 6 e 7.
Il primo si stacca dal secondo dopo pochi metri e prende il nome di Sentér Bandit.
Ora passiamo al magnifico bosco caratterizzato dalle farnie e dalla popolazione che abita gli stagni, come ad esempio la Pozza della Culma.
Oltrepassato questo spazio ci troveremo in un’area dedicata ai tiratori d’arco.
Procediamo ancora davanti a noi e, superato il Dosso della Brochela, attraverseremo una strada asfaltata per arrivare nel bosco che si trova proprio sotto la Cascina Buren, il così conosciuto come Fasindì.
Siamo quasi giunti in cima dopo aver percorso una strada caratterizzata da numerose madonnine silvestri.
Il bosco di castagni ci condurrà al sentiero delle Pozze, il numero 13 che si incrocia con il numero 6 mentre ci dirigiamo in direzione dell’ultimo valico.
Qui ci immergiamo in uno scenario di storia, ma anche di malinconia: tra i rovi troviamo il relitto della vecchia stazione della Funivia con tutto il suo patrimonio del Villaggio Del Monte della Maddalena.
Il posto fu abbandonato nel 1969 e il tutto si trasformò in un ammasso di ruderi che lentamente muoiono in quell’angolo del monte.
Mappa Sentiero 6 Monte Maddalena Brescia
Dislivello: 750 m circa – Tempi di salita : 2 ore e 30 minuti circa
Sentiero 6 Monte Maddalena di Brescia – Video