I sentieri del Brigante Zanzanù permettono di scoprire i luoghi dove il brigante si è rifugiato, dove ha vissuto e dove ha commesso le sue malefatte.
Itinerario Sentieri del Brigante Zanzanù.
Partenza: Lago di Valvestino (508 m)
Arrivo: Cuel di Zanzanu (650 m)
Dislivello: 150 m
Tempo di percorrenza: 1 ora e mezza (intero percorso)
Difficoltà: medio
Punto di partenza della nostra escursione è il vecchio confine tra l’Italia e l’Austria-Ungheria, nei pressi del lago di Valvestino.
E’ raggiungibile percorrendo la Gardesana occidentale (la SS 45 bis), deviando poi a sinistra, in direzione appunto della Valvestino, all’altezza di Gargnano.
Raggiunta la diga del lago superiamo il primo fiordo, che lasciamo sulla destra.
Appena prima del secondo ponte lasciamo i nostri mezzi
in uno slargo alla sinistra della strada (è qui presente una bacheca).
Dopo aver osservato la targa in marmo indicante il vecchio confine, imbocchiamo la sterrata che si stacca appena prima del ponte e che si inoltra nella Valle di Droanello.
La seguiamo in salita lasciando dapprima a sinistra un’altra sterrata, che si abbassa verso il fiordo, poi quando la stradina spiana lasciamo a conduce alla località Lignago.
Proseguiamo ora in falsopiano per un buon tratto, nel silenzio della valle, finché giungiamo a un’opera idraulica di derivazione dell’acqua (ponticello chiuso al transito).
Appena oltre, un bel cartello indica l’inizio dei Sentieri del Brigante Zanzanù, e nello specifico quello per il Cuel di Zanzanù,
Sentieri del Brigante Zanzanù.
Qui è accennata, come tempo necessario per raggiungere il covo del bandito, una durata di 10 minuti ma va detto che ne servono almeno il doppio…
Qui ci abbassiamo verso il torrente e lo attraversiamo con molta attenzione, aiutandoci anche con alcune pietre che fungono da appoggio (è comunque opportuno portare con sé un paio di calzature di ricambio qualora ci si bagnasse i piedi).
Effettuato il guado seguiamo una traccia di sentiero, soprattutto all’inizio un po’ coperta dall’erba, che si alza nel boschetto di latifoglie.
Più avanti, dopo circa IO minuti, ci ritroviamo in un piccolo ripiano erboso dove si nota una sorta di bivio.
Noi teniamo la destra (è comunque il sentiero più evidente e ampio) e in un’altra decina di minuti ci portiamo alla base della bastionata rocciosa in cui si trova il Cuel, anzi i Cuel visti i numerosi anfratti qui presenti.