Il Parco delle Colline di Brescia nasce nel 2000 dove viene individuato in via definitiva il perimetro e le aree comprese.
Il Parco delle Colline di Brescia raggruppa ambienti naturali con particolari ecologici estremamente interessanti e rari.
Si estende per 4000 ettari con altitudini che partono da circa 200 a 950 s.l.m e coinvolge territori dei comuni di Brescia, Bovezzo, Cellatica, Collebeato, Rezzato e Rodengo Saiano.
Le aree principali.
Il Parco delle Colline di Brescia comprende come detto un area molto vasta e realtà naturalistiche rilevanti.
Colle della Badia e di Sant’Anna.
La collina è una perla naturalistica, una sorta di piccolo riassunto ecologico all’interno di aree ormai completamente urbanizzate.
Ai piedi della collina di S. Anna, sul versante occidentale, si trova uno stagno probabilmente alimentato da una risorgiva.
La geologia presenta un substrato particolare, si tratta infatti di un conglomerato simile a quello di Monte Orfano.
Monti Picastello e Ratto.
Del tutto simile sia morfologicamente che da un punto di vista naturalistico alla Collina di Sant’Anna.
Di particolare interesse sono le trincee e i bunker risalenti alla Prima Guerra Mondiale, utilizzati poi nella Seconda, dove vennero trasformati in postazioni di contraerea.
Purtroppo tali strutture sono in completo stato di abbandono e degrado.
Colle Cidneo.
Il colle Cidneo, nonostante la su importanza naturalistica, deve la sua fama alla presenza sulla sua sommità del Castello di Brescia.
Da segnalare la presenza straordinaria di un coleottero presente solo nei sotterranei del Castello di Brescia.
Il coleottero chiamato “Boldoria Ghidinii” ha anche la caratteristica di essere cieco.
Monte Maddalena.
Il Monte Maddalena di Brescia è sicuramente l’area più rilevante soprattutto per la sua estensione e altezza.
Una montagna a ridosso della città e offre a tutti gli appassionati un ampia scelta di sentieri bresciani.
Un polmone verde per Brescia.