Orientarsi con le stelle è sempre sta una necessità nei tempi antichi per chi intraprendeva spostamenti.
Può capitare che durante le escursioni in sentieri la marcia si prolunghi e sopraggiunga la notte.
Orientarsi con le stelle.
Si è fatta notte, e nasce il problema dell’orientamento.
Aggravato dall’istintivo timore per il buio che ognuno di noi si porta dentro. Inconsciamente.
Se il cielo è sereno, nessuna difficoltà.
È sufficiente individuare la Polare.
Ma come trovarla?
Prima di tutto occorre riconoscere la costellazione dell’Orsa maggiore.
Il Grande Carro.
Detta anche del Grande Carro.
Formata da sette stelle di buona luminosità che disegnano nel cielo un quadrilatero (il carro) con un’appendice a zig zag (il timone o la stanga,
che dir si voglia).
Si congiungono allora idealmente le due stelle che rappresentano le ruote posteriori del Gran carro.
Poi si prolunga la retta ideale fino ad incontrare l’estremità del timone del Piccolo carro.
Il Piccolo Carro.
Quello dell’Orsa minore.
La distanza è all’incirca cinque volte quella che separa le due stelle del Grande Carro.
L’ ultima stella del timone del Piccolo Carro è la Polare.
La stella che indica il Nord. non molto luminosa.
Comunque, con un poco d’esercizio è facile trovarla abbastanza
rapidamente con un colpo d’occhio.
Per la ricerca della Stella Polare utile anche l’osservazione delle costellazioni cosiddette «circumpolari».
Quelle che ruotano intorno al polo e che, per gli abitanti della regione media dell’emisfero boreale, sono sempre visibili.
In ogni periodo dell’anno.
Tra le «circumpolari», ben individuabile Cassiopea.
Cassiopea.
Un gruppo di cinque stelle abbastanza brillanti, formanti una specie di M o di W asimmetrica.
All’incirca alla stessa distanza che separa la Polare dal Grande Carro, ma dalla parte opposta.
Per orientarsi con le stelle facilmente, abituarsi nelle notti serene, quando siamo magari già arrivati al punto tappa e la siesta fuori prima d’andare a riposare è quasi d’obbligo, a cercare il Grande Carro, prolungare idealmente la retta raggiungendo la Polare, sfiorare la punta di Cefeo (una costellazione a forma di pentagono con 5 stelle ben visibili ad occhio nudo) e proseguire verso la stella più esterna di Cassiopea.