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Museo Mille Miglia

Museo Mille Miglia

Tra le innumerevoli cose da vedere a Brescia vi è sicuramente il Museo Mille Miglia, un connubio perfetto tra la storia, il racconto di un mito e la testimonianza storica del nostro Paese.

Il Museo Mille Miglia

Il Museo Mille Miglia apre al pubblico il 10 Novembre del 2004.

La sua realizzazione comportò la ristrutturazione integrale del complesso monastico di Sant’Eufemia, che era di proprietà del comune di Brescia.

In questo modo si riuscì a recuperare una struttura di grande valore storico, architettonico e archeologico che da troppo tempo stava cadendo in un degrado sempre più inarrestabile.

Ovviamente, collocando il museo all’interno di questo sito così importante, lo distingue da tutti gli altri musei di automobili presenti nel territorio italiano.

In realtà il museo non doveva essere solo un archivio, bensì una ricostruzione di eventi sportivi culturali uniti alla storicità bresciana.

Il Museo Mille Miglia, con il tempo, è riuscito a dotarsi di veri e propri gioielli su quattro ruote grazie anche all’impegno di collezionisti privati e alla collaborazione con altri musei di auto d’epoca, tra cui Mercedes-Benz Museum con il quale ha firmato un contratto di collaborazione.

Le auto che si trovano esposte nel museo sono contornate da uno sfondo scenografico che aiutano il visitatore ad immergersi nei vari periodi storici di corsa.

Il monastero del Museo Mille Miglia

Il complesso di Sant’Eufemia nasce nel 1008 per volere del vescovo di Brescia Landolfo, che decise di affidarlo ai monaci benedettini.

La storia narra che i monaci si insediarono in questa zona per sfruttare le potenzialità delle acque circostanti per le azioni di controllo e la canalizzazione delle acque.

Grazie a questa opportunità, i benedettini costruirono numerosi lavatoi e mulini e utilizzarono le fonti per l’agricoltura.

Il monastero venne inizialmente dedicato a San Paterio (23° vescovo di Brescia), ma successivamente venne introdotta la dedizione a Santa Eufemia.

Eufemia era una giovane fanciulla cristiana da Calcedonia che morì da martire a soli quindici anni durante la persecuzione diocleziana.

Dal ‘300 il monastero affronta un periodo di declino, fino a giungere al 1438 (periodo in cui Brescia era sotto il dominio della Serenissima) in cui ricevette il colpo di grazia.

Nei primi tre secoli di vita il monastero era rilevante anche se, a causa della sua posizione, era continuamente sotto attacco degli eserciti che volevano conquistare la città.

A questo punto i monaci benedettini si videro costretti ad abbandonare il monastero e nel 1444 iniziarono i lavori della nuova struttura, il cui nome cambiò da chiesa di Sant’Afra in Santa Eufemia.

In ogni caso le sorti del monastero non si ripresero più e nel 1478 il vecchio convento venne chiuso definitivamente.

Tutti gli ambienti abbandonati dai monaci, seppur sempre di proprietà della Curia Vescovile, verranno impiegati come magazzini fino al 1797.

In questo periodo subentrò Napoleone che li assegnerà all’Ospedale Maggiore Nazionale della città di Brescia, che a sua volta li trasformerà in insediamento rurale.

Nel 1979 ciò che rimane dell’Ospedale Maggiore passa al comune di Brescia e nel 1997 lo concederà in uso all’Associazione Museo della Mille Miglia.

Museo Mille Miglia a Brescia

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