Il Monte Censo è una bella ed elegante cima dall’inconfondibile aspetto piramidale.
Il Monte Censo è una panoramica montagna da cui si domina l’intero lago d’Idro. L’escursione è alla portata di tutti.
Si deve tuttavia prestare particolare attenzione per un breve tratto appena sotto la cima dove il sentiero, seppur largo, si presenta un poco esposto.
Da ricordare che lungo il fianco orientale del monte sorge maestosa una delle fortificazioni napoleoniche meglio conservate in Italia, la Rocca d’Anfo, vero e proprio sbarramento a protezione di possibili invasioni da parte dell’Impero asburgico.
Tale fortilizio è stato recentemente risistemato a opera dei volontari del Gruppo sentieri attrezzati di Idro e la nostra Associazione organizzerà periodicamente delle visite guidate.
Itinerario Escursione Monte Censo.
Partenza: Loc. Cuca Chetoi (895 m)
Arrivo: Monte Censo ( 1012 m)
Dislivello: 120 m circa
Tempo di percorrenza: 1,5 h fra andata e
ritorno
Difficoltà: facile-media
ln automobile, poco dopo aver superato il paese di Anfo sul lago d’Idro, prendiamo la stradina che si stacca alla sinistra della provinciale del Caffaro in direzione del Passo di Baremone e del Passo Maniva (asfaltata
ma stretta in alcuni punti).
Dopo circa 6 km, quando la strada compie un’ampia curva verso sinistra, notiamo a destra, poco più in alto della strada stessa, una specie di passo e due stradine, oltre che numerose indicazioni della sentieristica locale.
È questa la località Cuca Chetoi, punto di partenza della nostra escursione.
Sentiero Monte Censo.
Parcheggiata l’automobile a lato della strada, prendiamo la sterrata di destra che procede con scarsa pendenza parallela alla strada stessa (l’altra sterrata, più alta, è invece chiusa da una sbarra).
Dopo qualche centinaio di metri, nei pressi del primo tornante (verso sinistra), abbandoniamo la strada e prendiamo il sentiero che procede a destra, pressoché pianeggiante, passando accanto a un muretto a secco
e ad alcuni manufatti relativi all’acquedotto che alimentava la Rocca d’Anfo.
Per un buon tratto il sentiero procede con scarsa pendenza, permettendoci così di “rompere il fiato” con calma e senza affanni.
Raggiunta una selletta da cui si scorge il lago, procediamo a destra, passando al di sotto di un capanno da caccia (attenzione, quindi, durante la stagione venatoria).
La pendenza, da questo punto, cambia e iniziamo a risalire il fianco del monte, procedendo a zigzag nel bosco lungo il sentiero, sempre ben indicato dai segnavia biancorossi.
Usciti dalla vegetazione, raggiungiamo ben presto una cengetta abbastanza esposta: si tratta un breve tratto dove, seppur il sentiero sia ampio, è
bene prestare attenzione.
Subito dopo, in vista della ormai vicina cima, ci intersechiamo nel sentiero che sale ripido dalla chiesetta di Santa Petronilla, incontrata in automobile lungo la strada asfaltata di salita e, in breve, o per via più diretta con
il sentiero di destra, o più dolcemente procedendo a sinistra, raggiungiamo la panoramicissima croce (poco in basso della cima vera e propria) e il piccolo bivacco.
Il Monte Censo.
La pianeggiante cima si trova pochi metri più in atto ed è raggiungibile senza difficoltà proseguendo lungo il sentiero.
Qui troviamo anche un piccolo rudere risalente al primo conflitto mondiale.
II panorama è davvero stupendo.
Sotto di noi l’intero lago d’Idro con bella vista sugli abitati di Anfo e di Vesta.
Verso Sud la mole del Monte Paghera, a Est il Monte Stino e, poco oltre, il Monte Manos.
Verso Nord la valle del Caffaro e l’alta Val Sabbia, mentre dietro di noi,
a Ovest, la mole dolomitica di cima Meghè e, più vicina, l’erbosa cima Valcaelli.
II rientro avviene per il medesimo percorso.