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Maccheroni del Garda – Cucina Bresciana.

I Maccheroni del Garda è uno dei piatti tipici bresciani che richiama la cucina mediterranea.

Ingredienti:

(per quattro persone)

Preparazione Ricetta Maccheroni del Garda alla Bresciana:

Pulite bene e lavate le verdure.

Affettate fine la cipolla, tagliate a dadini la melanzana sbucciata, tagliate il peperone privato della pane piccante e fatelo a listerelle, tagliate a pezzettini i pomodori.

A parte fate un leggero soffritto con olio, burro e cipolla affettata.

Unite i pomodori, mescolate.

Aggiungete il resto delle verdure, il sale, il pepe, la noce moscata, la patata, il basilico e l’origano.

Fate cuocere lentamente a tegame coperto aggiungendo, se fosse necessario, poca acqua calda.

Quando il sugo risulterà cotto, condite i maccheroni che avrete cotto in acqua abbondante bollente salata, in una pirofila.

Spolverizzateli, a piacere, con formaggio grattugiato.

Se li desiderate più conditi aggiungete una noce di burro crudo.

Mettete la pirofila in forno per una decina di minuti e servite i maccheroni bollenti in piatti caldi.

La storia dei Maccheroni del Garda

alla Bresciana.

Non è che Il lago, che pure il Poeta salutò marino, voglia muovere gastronomica concorrenza a Napoli con il più internazionale dei suoi piatti.

Non è sulla pasta che si punta, ma sull’originalità del condimento.

Forse a questi “maccheroni” alludeva Teofilo Folengo ( 1491 -A 544) mantovano di nascita ma bresciano di educazione, quando annota:

“O quantum larga ad nubes fumant calda ria centum plenas casoncellis, macaronibus, atque foiadis. O quantum larga opus est slargare ganassas!”.

Maccheronico e detto il suo latino irriverente. utilizzato anche per ardite argomentazioni tanto che, lui frate, si mimetizzò con il soprannome di Merlin Cocai,

Comunque i maccheroni nulla avrebbero a che fare con l’idioma del benedettino in cella a Sant ‘Eufemia e a Maguzzano; la denominazione è forse da attribuire a un cascinale da cui trasse ispirazione per descrivere le usanze contadine.

Linguacciuto e patito della buona tavola (magnifica il vino di Cellatica e della Riviera benacense), del Garda anche esaltò i pesci squisiti e l’olio nel quale sarebbero stati sacrificati.

Nonchè i ferraioli bresciani in genere: a loro riconosceva il merito di sagomare le padelle in cui trote, aole e lucci (non il per lui “rio barbo”) avrebbero attinto croccante doratura.

Scopri tutte le ricette bresciane della cucina bresciana.

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