Il Lago d’Iseo si trova ai piedi della Valle Camonica.
Il lago d’Iseo o Sebino, con il suo particolare ambiente ricco di
elementi naturalistici e storico-culturali, è un’area di grande interesse.
Collocato tra la Pianura Padana e le Prealpi, si estende tra le province di Brescia e Bergamo, delimitandone il confine.
A sud del lago d’Iseo si sviluppa il territorio della Franciacorta, terra rigogliosa dalla configurazione collinare, caratterizzata da splendidi borghi, dimore storiche e vigneti dove la presenza dell’uomo si coniuga con il paesaggio naturale.
Le isole del Lago d’Iseo.
Il Sebino ospita la più grande ed elevata isola lacustre d’Europa, Monte
Isola, coronata a nord e a sud dai due isolotti, Loreto e San Paolo, che si
erge dall’acqua del lago dividendolo in due canali: il canale di Tavernola,
sulla sponda bergamasca, dove si trova il punto più fondo a circa 250 m;
e quello di Sale Marasino, sul versante bresciano, con un profondità media di circa 90 m.
Con il suo peculiare andamento sinuoso, si estende per una lunghezza di
circa 25 km con la massima larghezza (oltre 4 Km) tra Tavernola Bergamasca e Sale Marasino, occupando una superficie di circa 60 km quadrati.
Il perimetro è di circa 60 km e la massima profondità del fondale è di 252 m.
Il lago d’Iseo offre ottimi spunti per una visita sui sentieri bresciani, sia di carattere naturalistico, con splendidi paesaggi e ambienti curiosi, sia architettonico, con numerosi siti di interesse culturale.
Gli itinerari sono vari e interessanti: percorsi ciclabili tra le strade di Franciacorta, escursioni a piedi sulle cime dei monti che circondano il lago e visite all’interno della Riserva Naturale Torbiere del Sebino, uno degli
ambienti palustri più importanti della Lombardia.
Il fiume Oglio è il principale immissario del lago che, nascendo dall’Adamello, si immette nel lago tra Lovere e Pisogne. dopo aver percorso
la piana alluvionale e sfocia con lo stesso nome tra Paratico e Sarnico.
Numerosi sono i corsi d’acqua tributari che, immettendosi nel Lago. depositano conoidi alluvionali, base ideale su cui sorgono i centri della zona.
Iseo.
Iseo ne è un esempio, con il suo centro storico costruito su depositi argillosi
inter morenici di origine lacustre e la parte nuova, espansa verso oriente che occupa il conoide di deiezione (detriti depositati dai corsi d’acqua a fondo valle, a seguito di una brusca diminuzione di pendenza), formata
da sedimenti deposti dal torrente Curtelo.
Le catene montuose della Valle Camonica fiancheggiano il corso del fiume Oglio disegnando il bacino del lago d’Iseo.
I maggiori rilievi, rappresentati dal Monte Bronzone (1334 m), in territorio bergamasco e dai monti Guglielmo (1949 m) e Punta Almana (1391m) in territorio bresciano, sono ottime mete di escursioni e costituiscono un panoramico balcone affacciato sul lago e sul territorio di Franciacorta.
I versanti delle montagne che circondano il Sebino hanno origine antica
che risale all’era Secondaria.
Le rocce di queste montagne sono costituite da sedimenti deposti sui fondali
dell’antico mare che occupava questa zona nel Mesozoico (250-65 milioni di
anni fa).
Le origini del Lago d’Iseo.
La formazione del Sebino, come per gli altri laghi prealpini, è legata non
solo alla più visibile azione glaciale, ma anche all ‘attività fluviale, infatti la
conca sebina deve la sua profondità all’azione del fiume che, fra 5 e 6 milioni di anni fa (epoca Pliocene), per effetto del drastico abbassamento
del livello del mar Mediterraneo, ha accentuato l’escavazione del suo letto
esercitando una profonda incisione.
A questo fenomeno è seguita l’azione del ghiacciaio camuno (nel periodo di
massima espansione arrivava alle pendici del Monte Orfano) che, attraverso successive fasi di espansione e ritiro, ha profondamente modellato il paesaggio che oggi possiamo ammirare.
Numerose sono le impronte ben visibili lasciate dal ghiacciaio, la più
significativa occupa la parte meridionale del lago dove i sedimenti, abbandonati alla ritirata del ghiacciaio, si ergono costituendo un anfiteatro
morenico che va dal Monte Alto al Monte Cognolo, nei pressi di Provaglio d’Iseo.
Tra il lago d’ Iseo e l’anfiteatro morenico troviamo l’area delle lame e lamette (separate da un cordone morenico lungo il quale corre la strada provinciale che unisce Clusane a Iseo) che oggi costituiscono la Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino, area di valore ambientale, paesaggistico e storico.
L’azione dei ghiacciai.
Numerose altre impronte lasciate dal ghiacciaio, osservabili percorrendo le
sponde del lago, sono le curiose pareti rocciose in cui si nota il cambio di direzione degli strati, che in alcuni tratti hanno aspetto verticale (tra Sarnico e il Corno di Predore o nella roccia del medolo del Monte Madonna del Corno), oppure le suggestive cascatelle create dai corsi d’acqua che,
dalle valli laterali sospese, versano le loro acque nel lago, visibili a Marone,
nella Valle dei Foppi a Parzanica a Tavernola e a Predore.
In corrispondenza della piega di Polaveno, sotto la rocca, si apre l’ingresso
del Bus del Quai alto più di 60 m (visibile dalla strada vicino a Covelo),
grotta lunga più di 1 km e percorsa sul fondo da un corso d’acqua perenne,
regolato dalla sorgente del Covelo.
È uno dei più interessanti fenomeni del Sebino, testimonia l’azione carsica
che operava e opera in maniera lenta e discreta modellando il territorio.