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Il Sanatorio di Borno abbandonato.

Il Sanatorio di Borno, in valle Camonica nella provincia di Brescia, oggi è in stato di completo abbandono.

Il Sanatorio di Borno oggi è meta di escursionisti particolari, gli Urbex e di gruppi appassionati di presenze e fantasmi, infatti molti sostengono che la struttura sia infestata.

La Storia

La struttura venne realizzata agli inizi del XX secolo, ed era una colonia estiva.

Scoppiata la Prima Guerra Mondiale, come molti altri edifici della valle, venne trasformata in una struttura ospedaliera di recupero per i soldati feriti.

Col finire della guerra gli edifici vennero rimaneggiati e ristrutturati e nel 1934 venne inaugurato il sanatorio di Borno intitolato a “Gaetano Bonoris”.

La Struttura

Il sanatorio fu destinata alla cura di pazienti affetti da tisi, suddividendoli in reparti per uomini, donne e bambini.

La struttura era costituito da un edificio principale e da un solarium ligneo, che inoltre propone elementi caratteristici della tradizione alpina, con alcune linee vagamente Liberty.

L’ Abbandono

Con la scoperta, la diffusione e l’utilizzo della penicillina per curare la tubercolosi, tutti i sanatori vennero pian piano dismessi.

Il sanatorio di Borno venne chiuso negli anni ’60, e poco a poco il bosco si è rimpadronito dell’area circostante.

Gli edifici, in stato di totale degrado, furono protagonisti di numerosi progetti, ma nessuno andò a buon fine.

Paranormale

Come accennato in precedenza, vari gruppi di “Ghostbuster” hanno fatto negli anni molti sopralluoghi alla ricerca di qualche “segnale”.

Sembra che dalle rilevazioni effettuate ci siano “presenze”.

Il forno Crematorio

Nello scantinato, vicino ai locali della caldaia, in uno stanzone si trova una costruzione in ghisa e mattoni che molti ritengono potesse essere un forno crematorio.

A tutt’oggi non si ha ancora nessuna conferma ufficiale.

Come visitarlo

Il Sanatorio di Borno, nonostante sia abbandonato, non è possibile effettuare visite.

Il Sanatorio di Borno abbandonato.


Foto di: I luoghi dell’Abbandono

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