Il Bunker Nazista di Ghedi è stato ritrovato nell’ agosto del 2012.
A causa della grande siccità di quell’estate, il laghetto in località Motta a Ghedì (Brescia), si prosciugò quasi completamente, riportando alla luce l’ingresso di una struttura in cemento.
Fin da subito si intuisce la natura della struttura, è un Bunker militare, resta da stabilire chi è perchè lo abbia costruito.
Il Bunker Nazista di Ghedi era un’avanzata base missilistica Nazista!
Storici e studiosi si misero subito all’opera identificandolo come un bunker Nazista, riconducibile al misterioso e imponente progetto avviato dai tedeschi nel ’43, durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il progetto Nazista ebbe inizio nell’ottobre del 1943 e prevedeva la costruzione di una piattaforma per le V1 e V2.
Una sofisticata base missilistica, prevedendo che gli alleati potessero sfondare la Linea Gotica.
Il Bunker Nazista di Ghedi è solo una parte della complessa struttura originaria, in quanto, verso la fine del conflitto, i Tedeschi la fecero esplodere.
Missili V1 e V2
I missili V1 e V2 furono i precursori dei missili balistici che tutt’oggi sono in dotazione ai vari eserciti.
I primi ad utilizzarli in modo cospicuo furono i Tedeschi nella fase finale del secondo conflitto Mondiale.
Cosa cadde dai cieli nel 1944?
Era il 1944, non si sa la data certa, ma comunque era una notte di settembre o di ottobre e accadde qualcosa di strano.
Nell’alto Garda, un contadino vide cadere nel proprio campo uno strano oggetto, il quale si distrusse con l’impatto al suolo.
I rottami, marchiati con l’aquila e la svastica, erano sparsi in un raggio di 300/400 metri, rottami per lo più metallici, cavi elettrici e alcune sezioni di legno.
I pezzi più interessanti erano sicuramenti le due sezioni tubolari che nonostante non chiarissero la natura dell’oggetto, perlomeno limitavano le interpretazioni a due ipotesi.
La prima ipotesi è che si trattasse di un razzo supplementare di spinta, mentre la seconda è che fosse un avanzato prototipo di missile.