Croce di Re Desiderio
Brescia è una bellissima città italiana ricca di storia, di cui vale la pena conoscere ogni dettaglio.
Oggi parleremo di una delle icone più famose e importanti della cittadina: la Croce di Desiderio.
La Croce di Re Desiderio è una croce astile, ossia un elemento liturgico utilizzato dalla Chiesa cattolica e da altre confessioni cristiane, ed è realizzata in legno rivestito da una lamina metallica ingemmata.
Si tratta di un oggetto molto pregiato risalente al IX secolo e ad oggi è conservata nel museo di Santa Giulia, nell’aula superiore della chiesa si Santa Maria in Solario.
La Croce di Re Desiderio è ornata da ben 212 pietre, vetri colorati e cammei ed è il più grande e pregiato manufatto di oreficeria longobarda.
Storia della Croce di Re Desiderio
La Croce di Re Desiderio tradizionalmente viene fatta risalire all’VIII secolo, periodo in cui venne fatto erigere il monastero di Santa Giulia per volere della regina Ansa (moglie di Re Desiderio).
Possiamo parlare dunque di un tesoro liturgico di un certo rilievo, voluto e donato dai regnanti al monastero per garantire la dotazione necessaria per officiare le funzioni.
Alcuni studi però mettono in discussione l’ipotesi appena descritta in quanto, considerazioni stilistiche, dimostrano che la croce di Desiderio sia da datare all’inizio del IX secolo (età carolingia).
Non importa quale sia la reale data di esecuzione, rimane pur sempre uno degli oggetti più pregiati della storia di Brescia.
Nei secoli successivi, ci furono diverse rivisitazioni della croce, andando per lo più a sostituire gemme e cammei rovinati, ritenuti non idonei oppure venduti singolarmente per far fronte alle ristrettezze economiche.
Inoltre, si ipotizza che nel XV secolo vennero sostituiti i quattro inserti rettangolari che contornano il Cristo Pantocratore con l’iconografia degli Evangelisti, utilizzando miniature su carta.
Ma solamente due evangelisti vennero mantenuti, gli altri due furono sostituiti uno con la Madonna, e l’altro con Cristo.
Nel XVI secolo si registrarono altri due interventi, uno più marcato ed evidente e l’altro meno invasivo.
Il primo, vide la sostituzione del cerchio centrale sul retro della croce con una fusione raffigurante Cristo Crocifisso su uno sfondo ornato.
Mentre, altre sostituzioni sono da collocare in diverse fasi storiche del manufatto stesso.
Tali manutenzioni continue sono la testimonianza dell’utilizzo ininterrotto della croce durante i secoli.
Nel 1798 il monastero venne soppresso e subito convertito in caserma militare per le truppe napoleoniche.
Dopo poco tempo tutte le monache rimaste nell’edificio se ne andarono e il vasto archivio fu disperso e in parte perduto.
Invece, per quanto riguarda i beni presenti all’interno del monastero, le sorti furono differenti.
Alcuni furono venduti, altri ricollocati e altri ancora vennero distrutti.
Per interesse della municipalità, alcuni oggetti ritenuti più importanti e pregiati vennero incamerati dalla Biblioteca Queriniana.
Tra di essi troviamo la Croce di Re Desiderio, la Lipsanoteca e alcuni codici miniati.
Le monache, poco prima del passaggio di proprietà del manufatto, riuscirono a mettere le mani su di esso estraendo alcune gemme (ritenute ormai “pagane”).
Si ipotizza che il gesto sia stato dettato dalla paura di dover far fronte al periodo immediatamente successivo alla soppressione del monastero.
Nel 1812 la croce apparteneva già alla Queriniana, che decise di incaricare un orafo per ripristinare ben 17 gemme mancanti.
Nel 1998 il monastero divenne un museo, dopo vari restauri e profonde campagne archeologiche iniziate negli anni ’50. A seguito.
La Croce di Re Desiderio venne collocata definitivamente nell’aula superiore della chiesa di Santa Maria in Solario, luogo di conservazione del manufatto (per tutta la sua storia) e di tutto il tesoro del monastero.
Descrizione della Croce di Re Desiderio
La Croce di Re Desiderio assume lo schema di una croce latina in cui i bracci sono trapezoidale con i lati leggermente inflessi.
Il braccio inferiore è raddoppiato, ovvero all’estremità del primo trapezio se ne aggancia un secondo.
L’incrocio dei bracci si sviluppa in un tondo, al cui interno si trova un Cristo Pantocratore (sulla parte anteriore) e un Cristo Crocifisso (sul retro).
La Croce di Re Desiderio è realizzata interamente in legno rivestita da una lamina metallica, molto probabilmente costituita da una lega di stagno e piombo ed è fissata al supporto con dei piccoli chiodi.
Uno degli aspetti più particolari e inusuali è la lavorazione della lamina completamente liscia, priva di incisioni o filigrane.
Si suppone che sia voluta per risaltare maggiormente le gemme incastonate.