Colle Cidneo dove sorge il Castello di Brescia.
Sin dalle sue origini, l’uomo, per costruire e fondare città, ha cercato posti con delle caratteristiche precise. La prima caratteristica era quella difensiva.
L’uomo della preistoria, abbandonando le caverne, ha cercato posti in posizione elevata per difendersi e scrutare eventuali eserciti nemici. La seconda caratteristica era l’approvvigionamento di acqua.
Tutte caratteristiche che aveva anche il Colle Cidneo, sul quale oggi svetta, con la sua composizione di roccia di medolo il Castello di Brescia.
Castello che i bresciani chiamano il “bel addormentato“. Con la sua mole, sopra il Colle Cidneo, sembra guardare la città posta sotto di esso.
I Celti a Brescia si insediarono anche sul Colle Cidneo.
Il Colle Cidneo, ci rimanda, addirittura alle origini della città. Infatti, i primi abitanti di Brescia furono i Liguri, popolazione di origine celtica.
Tracce di questo popolo, probabilmente capanne, sono state trovate nella zona della Torre Mirabella e che da essi derivi proprio il nome del colle.
Si dice che il nome Cidneo, derivi da un antico re di questo popolo: Cidno o Cicno.
Il nome più veritiero accettato dalla maggioranza degli storici è Cidno, mentre Il secondo nome ipotizzato, Cicno, deriva da una sbagliata trascrizione di alcune fonti da parte dei monaci amanuensi.
A tal proposito, non è raro, ancora oggi, imbattersi nell’ appellativo di Catullo che descriveva Brescia come la “città cidnea“.
Come abbiamo detto l’occupazione del colle, risale addirittura alla Preistoria. Siamo nel IX secolo a.C. quando i Liguri arrivano a Brescia e occupano il colle vivendoci.
Con l’arrivo dei Romani, il colle Cidneo cambia conformazione.
La Brixia romana, è una città, che per la sua posizione geografica strategica cresce velocemente.
Sul colle Cidneo, i Romani, stanziano addirittura una legione permanente.
Costruiscono una porta d’accesso, le mura e fanno partire da esso l’acquedotto romano che arrivava fino a Mompiano, per rifornire d’acqua la città e ancora oggi, questo acquedotto svolge questa importante funzione.
Vi costruirono anche un tempio, di cui si può vedere quel poco che ne rimane nel Museo delle Armi di Brescia. “Luigi Marzoli” e la base della torre Mirabella ne era una colonna.
I romani fecero ancora un’altra cosa importante, lo inserirono per questioni difensive all’interno delle mura cittadine.
Per la religione romana, i morti, dovevano essere seppelliti all’esterno delle mura cittadine (sotto il Colle, nell’attuale Via San Faustino, vi era la necropoli romana), e il colle Cidneo da sito puramente religioso (come lo era stato per i Liguri), divenne prettamente difensivo e militare.
Per fare tutto ciò, i Romani divisero il Colle, che un tempo era parte della Maddalena, la “montagna dei Bresciani“, mantenendo solo un collegamento con i Ronchi.
Anche i successivi popoli che conquistarono Brescia, mantennero questo assetto. Un assetto che era stato studiato nei particolari: creando tutto questo si è evitato che il Castello si fosse trovato in posizione più bassa, quindi più facile da conquistare ed espugnare.
Solo alla fine del XVI secolo dell’era volgare si aprì, un secondo varco, alle sue pendici, l’attuale Via Turati.
Dott. Matteo Braga