Chiesa di San Gottardo a Brescia
Tra le innumerevoli cose da vedere a Brescia troviamo la Chiesa di San Gottardo sul Monte Maddalena di Brescia, sita nella città ricca di storia, architettura e arte.
Storia della Chiesa di San Gottardo a Brescia
La Chiesa di San Gottardo a Brescia con il piccolo convento attiguo, furono fondati da un medico chirurgo di nome Antonio de Balestris proveniente da Como.
L’uomo era molto devoto a Gottardo a cui imputa la sua guarigione dalla podagra che lo aveva colpito.
Il medico decise poi di consegnare la struttura ai Serviti di Sant’Alessandro, a cui venne concessa anche la licenza per la questura in nome del Santo.
Questa era la grande fonte di sostentamento con la quale i frati riuscirono a sopravvivere.
I lavori di costruzione terminarono nel 1500 a cui vi partecipò il frate Adeodato Caprioli, che si impegnò nell’abbellimento della struttura.
Per questo motivo i frati confratelli lo svincolarono da ogni rendita ed egli ne approfittò per arricchire ulteriormente la chiesa con dipinti e affreschi.
Fino al termine del 1500 nella chiesa vi abitarono quattro frati, due sacerdoti e due laici e venne considerata ben officiata.
I due secoli successivi furono protagonisti di un grande fermento animato da parte dei Serviti.
Intorno ai primi anni del 1600 fu istituita un’ulteriore confraternita, quella dell’Addolorata con conseguente ampia diffusione.
Si trattava di una comunità di piccole dimensioni che viveva grazie alle elemosine ricevute e al piccolo appezzamento terriero adiacente alla Chiesa di San Gottardo a Brescia.
Nel 1797 però La Repubblica di Venezia ne ordinò la soppressione, destino che riguardò anche altri conventi ritenuti con troppo potere religioso.
Inoltre, furono aboliti anche i Serviti di Sant’Alessandro e il convento diventò proprietà demaniale.
Nel 1867 una svolta: don Pietro Capretti decise di acquisire tutto il complesso che riguardava la chiesa, la parte canonica, il convento e tutto l’appezzamento terriero adiacente.
La sua promessa di quella di preservare l’officiatura, ma le cose non andarono così. Infatti, a causa delle poche rendite e alla posizione isolata riuscì a garantire a malapena la messa domenicale ai roncari.
La Curia Vescovile decise in un secondo momento di affidare l’amministrazione a Flavio Capretti, l’erede del primo, per completare le varie riparazioni.
Ma anche in questo caso non riuscendo nell’impresa e dopo vari contenziosi, il complesso fu donato alla neonata parrocchia di San Gottardo.
Nel 1928 iniziarono alcuni lavori che prevedevano la costruzione del campanile e dell’istituzione delle campane, che avvenne qualche anno più tardi.
Il ‘900 fu caratterizzato da un susseguirsi di donazioni e cambiamenti, in particolar modo fu recuperata l’essenzialità della chiesa originaria.
All’interno della Chiesa di San Gottardo a Brescia sono presenti numerose opere provenienti dal Santuario del Patrocinio e da San Fiorano.
Infine, nel 2007 vennero esposte ai fedeli le reliquie del Beato Carlo d’Austria, beatificato da Giovanni Paolo II.