Bartolomeo Gradenigo uomo pio, di modi gentili molto caritatevole, Il 12 agosto 1682 veniva eletto vescovo di Brescia.
Si porto’ con se’ il nipote GAETANO GRADENIGO che studiava nel collegio dei Nobili a Sant. Antonio (oggi Cavallerizza).
Questo giovane abitava con lo zio nel palazzo del vescovado, ma preferiva frequentare le famigli nobili del periodo che avevano i loro palazzi adiacenti a dove abitava.
Quando lo zio era assente amava corteggiare le giovani donne bresciane.
Nell’allora palazzo dei Martinengo di Corso Magenta conobbe la Contessina Ortensia martinengo di 18 anni, bella e molto riservata che si nego’ al Gaetano.
Il giovane scrisse versi poetici per la sua amata finche’ ella si innamoro’.
La famiglia Martinengo era favorevole al matrimonio ma lo zio Bartolomeo Gradeniga Vescovo non lo era e lo rimando in famiglia a Venezia dove gli negarono il permesso di sposarsi.
Gaetano voleva sposare l’Ortensia contro la volonta’ dei parenti.
Ma non era facile sposarsi a Brescia con lo zio Vescovo che lo impediva.
Tento’ in altre diocesi, ma quando si veniva a conoscere la situazione tutti si rifiutavano.
L’Ortensia aveva un padre confessore nella chiesa di sant’Alessandro, il servita Giovanni Celso Moreschi che in barba alle prescrizioni canoniche li sposo’ senza documenti e senza pubblicazioni.
Visto l’amore dei due giovani onesti e decorosi il buon Vescovo perdono’ tutti compreso il parroco disobbediente
La tomba del Vescovo e’ in Duomo Vecchio
Bartolomeo Gradenigo
Fabio Maffei
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