Il Palazzo del Broletto, in piazza Duomo, è in stile romanico, dominato dall’alta Torre del Popolo. alta m 63.
Il Palazzo del Broletto fu in origine la sede del libero Comune.
Iniziato nel XIII secolo e completato in quello successivo, venne rimaneggiato più volte nel corso delta storia, fino a trovare, nei nostri
tempi, la sua struttura originaria.
Nel Palazzo del Broletto nei secoli passati si riuniva il Gran Consiglio del Comune; dalle sue sale o dal suo loggiato partivano gli ordini diretti ai cittadini.
Il Palazzo del Broletto ospitava le guardie, i notai, i giudici, le prigioni, i magazzini del sale e del frumento.
Le modifiche dei Visconti.
Allorché i Visconti si impadronirono della Città scacciarono dal Broletto i magistrati del popolo e fecero del palazzo la loro residenza rendendolo più sicuro con la costruzione del Volto della Carità (che supera oggi, via dei Musei, poco prima di giungere in piazza Tito Speri), il quale consentiva il passaggio dal Broletto al colle del Castello di Brescia, sede del presidio militare.
Durante le manomissioni e i rimaneggiamenti avvenuti nei secoli, del Palazzo del Broletto andarono distrutte parti notevoli e suppellettili (quadri di insigni maestri) di grande valore.
Pare certo che molti guasti siano stati arrecati intorno al 1610, durante il periodo passato sotto la Repubblica Veneta.
Se si vuole avere un’idea della cattiva opera di restauro, basterà osservare, nel cortile interno, gli archi accecati dei portici che sottostanno alle due trifore e alle due quadrifore e altri tutt’attorno,
L’ala oggi occupata dalla Prefettura é una aggiunta risalente al 1626 che, per il suo stile, mal si accorda con il resto del palazzo.
Chi voglia ammirare i resti affreschi interni, salga lo scalone dell’Anaorafe e osservi i soffitti dei saloni.
Sono belli e sono opera di T. Sandrini, A. Gandino e F. Giugno.
La Loggia delle Grida.
Sulla facciata che da sulla piazza spicca l’interessante Loggia delle Grida.