L’escursione a Monte Dasdana e Laghetti di Ravenola sono altri due itinerari nella zona del Maniva.
Monte Dasdana sale verso la panoramica cima, mentre, azzurri specchi d’acqua ci aspettano ai laghetti di Ravenola, nei cui pressi sono stati ritrovati anche reperti risalenti al Mesolitico.
L’itinerario si svolge su strada sterrata e su sentiero di cresta.
Itinerario Escursione Monte Dasdana e Laghetti di Ravenola
Partenza: spiazzi lungo la strada Maniva – Passo Crocedomini (2070 m)
Arrivo: Laghi di Ravenola (1943-1920 m) – Monte Dasdana (2191 m)
Dislivello: 150 m circa
Tempo di percorrenza: Laghi Ravenola 1 h fra andata e
ritorno, Monte Dasdana 25′ la salita e 15′ la discesa
Difficoltà: media
Percorrendo la SP 345, risaliamo l’intera ValTrompia fino alla zona del Passo Maniva, superiamo anche gli edifici del vecchio rifugio Bonardi e continuiamo ancora seguendo la strada che procede per un lungo tratto
lungo i fianchi della montagna in direzione Nord-Ovest.
Dopo un tornante a destra, la strada dapprima aggira il Monte Dasdana e, in seguito, procede quasi pianeggiante.
Quando questa devia verso Nord, in direzione dei non lontani radar del Dosso dei Galli, parcheggiamo l’automobile in uno degli slarghi della strada, nei pressi di una sterrata che scende a sinistra (fin qui circa 7,5 km da passo Maniva).
Escursione per i laghetti di Ravenola.
Parcheggiata l’auto, prendiamo la sterrata che scende alla sinistra della strada e la si segue fino alla non lontana Malga.
Da qui senza percorso obbligato, deviando a sinistra si raggiunge il più grande dei due laghetti, il Lago inferiore di Ravenola, mentre a destra si perviene al lago alto di Ravenola, più piccolo ma altrettanto suggestivo.
Escursione per il Monte Dasdana.
Dalla curva in cui abbiamo parcheggiato, ritorniamo lungo la strada verso il passo del Maniva per qualche centinaio di metri fino alla spalla Est del Monte Dasdana, dove c’è anche qualche possibilità di parcheggiare l’automobile e dove troviamo la palina segnaletica del sentiero 3V (segnavia biancazzurro).
Da qui si segue il sentiero in salita, lungo la cresta orientale della montagna, raggiungendo ben resto i visibili e soprastanti massi rocciosi.
Superato questo tratto, la pendenza del tracciato diminuisce e si perviene a una selletta, caratterizzata da alcuni ruderi del primo conflitto mondiale recentemente risistemati, in cui si interseca una mulattiera. A questo punto per raggiungere la vicina vetta abbiamo due possibilità: o seguire in leggera salita la facile mulattiera oppure proseguire più ripidamente lungo la cresta, con un percorso un po’ aereo ma anche più divertente.