Rane alla Camuna è uno dei tradizionali dei piatti tipici bresciani della Valle Camonica.
Ingredienti:
(per quattro persone)
- 12 rane
- 150 g di burro
- 3 bicchieri di latte
- una cipolla
- sale
- pepe
- un cucchiaio di farina bianca
- due tuorli d’uovo
Preparazione Ricetta Rane alla Camuna:
Lavate per bene le rane e sventratele. Lasciatele qualche minuto in acqua fredda, perché si gonfino.
Asciugatele e mettetele a cuocere in un tegame con un etto di burro.
Lasciate soffriggere lentamente, quindi unitevi la cipolla affettata sottilissima, il sale, il pepe e il latte.
Lasciate cuocere lentamente a tegame coperto.
Dopo circa quindici minuti di cottura, levate le rane dal tegame e diluite, a freddo, nel sughetto la farina bianca sempre mescolando.
Aggiungete il rimanente burro. rimettete a fuoco a fiamma bassa il tegame.
Unitevi le rane e lasciate condensare un poco il tutto, lasciando cuocere lentamente fintanto che le rane risulteranno morbide.
Poco prima di servire buttate sulle rane i tuorli delle uova battuti.
Mescolate con il cucchiaio di legno e servite ben calde con contorno di polenta.
La storia delle Rane alla Camuna.
Piccole, fragili, cotte nel latte.
L’amico che me ne parla in bocca ne conserva il gusto, e negli occhi l’entusiasmò.
Era reduce dall’ alta valle del Mella e da qualche parte, lassù, gli avevano
Offerto di quelle mitiche e minutissime rane che, protette dall’acqua di laghetti alpini, del tutto immuni da detersivi, si tramandano così com’erano nella notte dei tempi.
Certo non pietanza di quotidiano consumo; la materia prima non abbonda e per catturarla sono necessarie scarpinate quasi interminabili.
Ma almeno una volta tanto l’avventura gastronomica è da tentare, purchè da quelle parti si conosca qualcuno disponibile a sovvenire alla bisogna.
Il gusto, la lievità non sono da paragonare all’omonimo piatto di pianura,
dove i batraci non risultano più accessibili come un tempo proprio perché
l’ambiente ha subito l’assalto della chimica che ha fatto irruzione in agricoltura.
E lo scarso senso civico di troppa gente, il resto. Cioè ingrommando seriole e ruscelli di ogni pattume. Sì, per quanto riguarda l’ecologia abbiamo ancora da imparare.
Molto.
Lo ricordano anche le ranette camune.