L’ escursione Battaglia di Maclodio è un breve itinerario ad anello, nelle campagne che si estendono fra Maclodio e Lograto, che ci permette di rivivere simbolicamente i luoghi della battaglia.
Il tracciato si sviluppa infatti nella zona compresa fra i due paesi, tra la strada che ancora oggi conduce a Orzinuovi e che fu teatro degli scontri, e la campagna dove s’impantanò l’esercito visconteo.
Un ambiente un po’ diverso, va detto, rispetto a quello acquitrinoso
di allora, bonificato a più riprese nei secoli successivi.
Infine una curiosità: Maclodio è gemellato con il Comune di Carmagnola e ogni cinque anni un torneo cavalleresco e sfilate in costume rievocano gli eventi della battaglia.
Itinerario Escursione Battaglia di Maclodio.
Partenza: Maclodio (107 m)
Arrivo: Lograto (110 m)
Dislivello: irrilevante
Tempo di percorrenza: 1ora e mezzo (intero percorso)
Difficoltà: facile
Da Brescia proseguiamo sulla strada provinciale per Orzinuovi. poi, superato l’abitato di Lograto, si entra a Maclodio.
Giunti alla grande rotonda, proprio nel centro del paese, deviamo a destra
sulla SP 20 in direzione di Trenzano parcheggiando poco oltre, nei
pressi del Municipio.
Dopo una lettura dell’epigrafe che ricorda i fatti del 1427, posta accanto all’ingesso della sede comunale, continuiamo a piedi in direzione di Trenzano.
Dopo circa 150 metri deviamo a sinistra su via Gramsci; proseguendo sempre dritto, arriviamo al castello, un edificio che avendo perso per buona parte le sue caratteristiche di fortezza oggi ci appare assai diverso rispetto al XV secolo, anche se sono tutt’ora riconoscibili il fossato e il ponte d’accesso.
Il Castello di Maclodio.
Di origine medievale, il maniero fu sede dei Chizzola, signori di Maclodio fino alla fine del ‘700. È attorno a tale fortezza che si accampò l’esercito visconteo.
Proseguiamo a sinistra giungendo in breve sulla strada per Orzinuovi.
Qui va attraversata con attenzione la trafficata strada provinciale (utilizzando preferibilmente il più vicino attraversamento pedonale) per imboccare sul lato opposto via Molino Emili che porta in breve a superare l’area industriale del paese.
Dopo alcune centinaia di metri, alla sinistra della strada ecco apparire la risorgiva “Fiume grande di Mairano (Baioncello)”, il primo dei fontanili che incontreremo in questo nostro percorso.
Tali sorgenti di acqua dolce tipiche delle zone di natura alluvionale come la pianura padana, sono dovute alla risalita in superficie di acque freatiche.
Possono scaturire naturalmente, e in questo caso si parla di risorgive, oppure a seguito dell’opera dell’uomo che le capta in profondità, e in tal caso si suole definirle fontanili.
I Fontanili.
Più avanti, proprio all’inizio dell’aperta campagna e all’incontro del vaso Baioncello con il vaso Biscio, si nota a sinistra una strada di campagna, chiusa con una sbarra, che reca l’indicazione Via dei Fontanili.
L’ escursione Battaglia di Maclodio comprende il percorso inaugurato nel 2014 che unisce numerosi Comuni di pianura caratterizzati dalla presenza di queste sorgenti.
Aggirata la sbarra, imbocchiamo questa tranquilla stradina, che
transita dapprima nei pressi di un allevamento di trote inoltrandosi poi
nei prati fra rogge, sorgive e canali. È questa la campagna, un tempo
paludosa, in cui si ritrovò impantanato parte dell’esercito milanese ed è
in queste zone che maturò la sua sconfitta.
Attraversiamo un ponticello in legno, che permette di superare il vaso Calina, e in breve giungiamo sulla strada per Mairano, proprio alle prime case di Lograto.
Qui proseguiamo dritto mantenendoci in un largo passaggio alla sinistra della strada, deviando poi a sinistra su via Tito Speri, al primo bivio.
Teniamo la destra al primo incrocio e sempre dritto arriviamo nel centro del paese. Al termine della strada pieghiamo a sinistra notando poco dopo il palazzo Calini Morando, di origine settecentesca, oggi prestigiosa sede del Municipio.
Il Castello di Lograto.
Un breve tratto e svoltiamo a sinistra alla prima intersezione giungendo subito dopo nei pressi di due chiese, la parrocchiale dedicata agli Ognissanti, ricostruita nel XVIII secolo, e la piccola chiesa del Suffragio,
di origine settecentesca.
Girando poi a destra, notiamo anche il vicino castello, di origine trecentesca ma più volte rimaneggiato, oggi immerso in un grande parco.
Più oltre teniamo la destra su via Moretto e in fondo alla strada svoltiamo a sinistra pervenendo in breve su via Martiri della libertà, la strada provinciale per Orzinuovi.
La attraversiamo, sempre con attenzione e rimanendo sul suo lato destro procediamo in direzione di Orzinuovi (quindi verso sinistra rispetto all’attraversamento) camminando piacevolmente sulla ciclopedonale.
È questa la strada che vide contrapposti i due eserciti e che, a seguito della sua conquista, segnò indelebilmente l’esito della battaglia.
Dopo circa un chilometro rientriamo e terminiamo l’ escursione Battaglia di Maclodio.