Il mistero di Lilith, la prima moglie di Adamo cancellata dalla storia.
Lilith, “In Lei la capacità di affascinare, di inebriare la fantasia e i sensi, una principessa la cui bellezza morbosa ammalia uomini e donne indifferentemente, succubi del suo libero potere sessuale!
Dotata di un intelligenza maestosa, non assoggettata a costrizioni sociali, una visone senza restrizioni.
Un corpo sinuoso nelle proporzioni delle sue forme, di una femminilità perversa e morbosa, capelli corvini che incastonano un volto ovale, color di madreperla.
Occhi scuri, che si trasformano in un rosso rubino durante l’amplesso.
Labbra sottili, esangui, e la sua voce, un ipnotico sussurro, che coinvolge la mente e il corpo.
Un seno eretto e le dita della mano affusolate, con acuminate e lunghe unghie con cui durante l’amplesso penetra le carni del compagno.
Ma chi era Lilith?
La Bibbia racconta la storia di come è stata creata la Terra e l’inizio dell’umanità.
Nel testo, si dice che l’uomo è stato creato ad immagine di Dio, poi prese una costola da Adamo e creò Eva.
In realtà, non fu così, la donna, o meglio la prima donna non fu Eva, ma Lilith, fu creata insieme ad Adamo, infatti si legge:
“Dio creò l’uomo a sua immagine, a immagine di Dio lo creò, maschio e femmina li creò ” (Genesi, 1:27; 10).
La ribellione.
Di Lilith si sa che preferì fuggire dal Paradiso Terrestre piuttosto che sottomettersi alla volontà di Dio e di Abramo.
Non volle giacere sotto al suo compagno in senso fisico e simbolico e così andò via.
Il mito storico.
Prima ancora che nell’Antico Testamento, il mito di Lilith compare nelle antiche religioni mesopotamiche ed ebraiche.
La cultura Medioevale non ci si mise molto a trasformare la figura di Lilith in quella di un demone.
Si legge ne “L’alfabeto di Ben-sira” (di autore anonimo, scritto nel X secolo dopo Cristo)
” Ella disse ‘Non starò sotto di te, ‘ ed egli disse ‘E io non giacerò sotto di te, ma solo sopra. Per te è adatto stare solamente sotto, mentre io sono fatto per stare sopra. ”
Lilith pronunciò così infuriata il nome di Dio, prese il volo ed abbandonò il giardino del Paradiso, rifugiandosi sulle coste del Mar Rosso.
La trasformazione in Demone.
Non avendo toccato l’Albero della Conoscenza non fu condannata alla mortalità.
Divenne così nell’immaginario comune sinonimo di male.
Le interpretazioni sul mito.
Il mito che precede la sua demonizzazione invece la ricorda come protettrice delle partorienti, invocata per tutelare le donne gravide.
Non ci vuole molto ad individuare nel mito di Lilith la paura dell’uomo nei confronti di una donna che non si conforma alle sue leggi.
In Lei riecheggiano tutti i timori al maschile per una donna che dice “no”, che vive in modo libero le sue voglie sessuali, che non si lascia addomesticare e che segue la sua natura felina.
Si può pensare che allegoricamente Lilith ricordi alle donne il potere che le è proprio, il potere di scegliere, il potere di non essere addomesticabili.
Si può pensare che Lilith aiuti le donne a cercare la conoscenza dentro di sé e a liberare la loro essenza di Donna.
Una Donna, la prima Donna, il cui nome è Lilith
Anche nel Bresciano nella chiesa del Carmine a San Felice del Benaco è presente una raffigurazione di Sant’ Alberto da Trapani che schiaccia una diavolessa tentatrice!